Ortodonzia Fissa o Mobile
L’ortodonzia e quella branca dell’odontoiatria che si occupa del corretto allineamento dei denti tramite degli apparecchi che possone essere:
- Mobili: usati di solito principalmente di notte. Sono apparecchi in resina colorata rinforzata con fili in metallo che trazionano sugli elementi dentari riportando il corretto assetto. Si usano di solito per i bambini di età compresa tra 6-13 non aventi quindi ancora una dentatura permanente.
- Fissi: consiste in più placchette adese ad ogni dente collegate tra loro da un arco metallico. Le placchette possono essere metalliche o in ceramica bianca, meno visibile quindi esteticamente migliore.
- Invisalign: apparecchio per i denti invisibile. Consiste in manufatti trasparenti che riproducono esattamente l’arcata del paziente. Con questa tecnica vengono curate, in genere, malformazioni meno gravi.
I manufatti vengono eseguiti in USA sulla base in un’impronta accurata e di una serie di fotografie e radiografie eseguite dal dentista. In base all’impronta e alle radiografie inviate dallo studio i tecnici sono in grado di eseguire un video mimante lo spostamento progressivo dei denti che porterà al risultato finale. I manufatti vengono cambiati in coppia ogni 14 giorni, e devono essere portate almeno 23 ore al giorno per ottenere dei risultati ottimali. I manufatti possono essere tolti per mangiare o bere liquidi colorati e per lavarsi i denti. Lo studio dentistico Carpegna di Torino vanta una lunga esperienza nelle cure ortodontiche.
La classificazione delle classi dentali
Ci sono tre diversi tipi di chiusura della bocca e vengono suddi- vise in “classi” dentali:
- La I Classe dentale:
La prima classe, rappresenta una condizione nella quale si ha una giusta chiusura dei denti sia posteriori che anteriori. I denti superiori risultano più esterni di questi inferiori a bocca chiusa.
- La II Classe dentale:
La seconda classe è la situazione del “sorriso a castoro”, e del “mento corto”. Più precisamente, la mandibola (l’osso che con- tiene i denti inferiori) è spostata indietro rispetto alla posizione della mascella (l’osso che contiene i denti superiori).
- La III Classe dentale:
La terza classe è la situazione opposta alla seconda classe, quindi è visibile come un “mento sporgente”, ovvero un avan- zamento eccessivo della mandibola in confronto alla posizione della mascella.
Morso crociato
Si indica con morso crociato la situazione nella quale l’arcata den- tale superiore è più stretta di quella inferiore, cioè invertendo la relazione di “incastro” che esiste tra i denti superiori ed inferiori. Questa è una condizione che dovrebbe essere intercettata il più precocemente possibile perché è possibile risolverla con molta più semplicità quando il bambino/a è ancora nella fase di crescita ossea, “guidando” letteralmente la mascella e la mandibola nella direzione giusta per risolvere la presenza del morso inverso.
Esempio di masticazione a morso crociato.
Diastema
Termine che indica uno spazio “allargato” tra due denti vicini
Agenesia
Termine che significa “mancata nascita” e si usa per indicare un dente definitivo che non si è formato.
Affollamento
Con questo termine indichiamo tutte quelle situazioni nelle quali non c’è uno spazio sufficiente per alloggiare correttamente tutti i denti in bocca e questi risultano accavallati fra loro.
Permuta
Termine che indica la perdita naturale dei denti da latte e la nascita di quelli definitivi.
Apparecchi ortodontici
Per correggere le varie classi dentali o altre problematiche, vengono utilizzati dei dispostivi medici detti apparecchi ortodontici.
Gli apparecchi si dividono in: mobili e fissi.
- L’apparecchio mobile è un qualunque dispositivo che si può au- tonomamente togliere (normalmente per mangiare) e reinserire nella
- L’apparecchio fisso è un dispositivo che utilizza delle placchette che vengono incollate ai denti con un cemento.
Le placchette vengono poi collegate da un filo metallico più o meno elastico. Le placchette possono essere grigie, se in metallo oppure bianche, se in ceramica.
Apparecchi mobili
Apparecchio Funzionalizzante:
La pedodonzia è la branca dell’odontoiatria che si cura della cura dei denti dei bambini.
A questa categoria appartengono tutti quegli apparecchi che sono in grado di agire sia sulla posizione dei denti sia sulla crescita delle ossa del volto sfruttando i movimenti di tutto ciò che sta ”at- torno” ai denti (muscoli e lingua).
Le contenzioni:
Sono dei dispositivi che vengono utilizzati dopo aver rimosso un apparecchio fisso, per mantenere i denti nella posizione raggiunta e impedendone così la tendenza dei denti a tornare storti.
L’ espansore:
L’espansore è un apparecchio fisso che si appoggia sui denti pos- teriori e ha una vite al centro che deve essere girata dai genitori, con un’apposita “chiavetta”, ogni giorno in casa e serve ad allargare l’arcata superiore.
L’ortodontista consegna lo schema di attivazione più appro- priato, avendo cura di valutare l’avvenuta espansione nei controlli successivi. La funzione dell’espansore è quella di aumentare il diametro trasversale dell’osso superiore (mascella) per per- mettere la correzione di tutte quelle situazioni in cui ci sia una mancanza di spazio in arcata.
Il fisso:
Vengono applicati dei piccoli attacchi su ciascun dente, con uno “slot” (cioè fessura, o incavo) nel quale viene posizionato un arco metallico, che passa in tutti gli attacchi, e segue la forma dell’ar- cata dei denti.
Allineatori invisibili
A questa categoria appartengono tutti quegli apparecchi di ulti- ma generazione che, attraverso l’uso di mascherine trasparenti, consentono di spostare i denti senza l’utilizzo dei normali attacchi metallici né di archi metallici.
I vantaggi sono molteplici, oltre al fattore estetico. Infatti consen- tono di mantenere un livello di pulizia dei denti maggiore non avendo nulla di “incollato“ sui denti stessi e sono molto conforte- voli.
Due esempi di Allineatori invisibili.